L'AQUILA - "Gli Alpini ci sono...sempre". E' il messaggio che arriva dalla Cittadella degli Alpini inaugurata stamani, prima delle tre giornate dell'88/a Adunata Nazionale degli Alpini all'Aquila, con l'Alzabandiera e l'inno nazionale interpretato dalla Fanfara della Brigata Taurinense, in un clima di festa animato dalla presenza di tanti bambini che sventolavano bandierine italiane e di tanti alpini in congedo.
Allestito con l'occasione anche un percorso vita che resterà oltre l'Adunata, a disposizione degli aquilani.
La Cittadella si trova all'interno del Parco del Castello, nelle immediate vicinanze del centro storico. Al suo interno mostre fotografiche, mezzi e tende militari, materiale informativo a testimonianza dell'attività del corpo degli Alpini e dell'Associazione Nazionale Alpini.
Il generale Federico Bonato, comandante delle Truppe Alpine, nel prendere la parola ha commemorato le vittime nelle missioni all'estero e inviato un messaggio di saluto ai feriti "che per sempre porteranno con sé quei segni". "Gli Alpini sono pronti a rispondere in qualsiasi situazione, pronti anche ad andare all'estero e rischiare la vita - ha continuato Bonato - In questa splendida Cittadella c'è uno spaccato della realtà degli Alpini di oggi". Il presidente dell'Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, ha sottolineato "che nella Cittadella c'è la testimonianza di ciò che sono le truppe Alpine, c'è l'orgoglio di essere Alpini e la dimostrazione di quello che noi siamo: gli Alpini sono sempre pronti per dare aiuto a chi ne ha bisogno e le truppe e l'Ana sono unite in questo principio".
Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha ricordato di aver conosciuto gli Alpini quando da parlamentare ha fatto parte della Commissione Difesa. "Quando decidemmo di mandare le truppe all'estero sapevamo che avrebbero dato lustro e immagine alla nostra nazione perché la nostra capacità di empatia è superiore a quella degli altri". "Ieri ho portato la Bolla di Celestino V a Milano - ha proseguito Cialente - dove verrà esposta tra le cento meraviglie italiane. Visitando l'Expo ho capito ancora una volta la grandezza della nostra storia e dei nostri valori e mi sono detto 'sono stato fortunato ad essere italiano e ne sono orgoglioso' - ha continuato Cialente - Questa adunata è un'altra dimostrazione di quanto è grande e solidale l'Italia".