Sulla nuova emergenza ambientale in
Val Pescara, in seguito agli incendi scoppiati alla Mag.Ma di
Chieti Scalo, azienda che tratta anche rifiuti speciali e
industriali, e alla Kemipol di Pineto (Teramo), produttrice di
solventi e diluenti, interviene "Chieti Bene Comune" chiedendo
una risposta delle "autorità con azioni concrete". Secondo il
movimento per l'ecologia sociale "la tutela dell'ambiente e
della salute pubblica non può più essere gestita in modo
approssimativo e serve un monitoraggio costante e affidabile
della qualità dell'aria, così come una strategia chiara e
trasparente per proteggere i cittadini. La situazione attuale -
sottolinea il movimento - dimostra che la gestione ambientale
richiede un miglioramento sostanziale, sia nelle capacità di
risposta sia nella prevenzione".
La richiesta è di "un impegno forte e immediato da parte
delle istituzioni per affrontare questa emergenza con gli
strumenti necessari e per garantire la protezione del nostro
territorio. Non possiamo più permetterci di essere lasciati soli
di fronte a crisi ambientali di questa portata".
'Chieti bene comune', inoltre, sottolinea "l'inadeguatezza
del sistema di gestione ambientale locale. Le infrastrutture di
monitoraggio dell'aria, che dovrebbero essere operative e
trasparenti, non sembrano in grado di fornire dati sufficienti e
in tempo reale - si legge in una nota - I cittadini hanno il
diritto di sapere cosa stanno respirando e quali rischi stanno
correndo, ma la risposta finora è stata frammentaria e
insufficiente". E chiede che fine abbiano hanno fatto i fondi
Pnrr per l'innovazione digitale e l'ambiente: "I fondi destinati
a rafforzare la sicurezza ambientale e il monitoraggio digitale
dovrebbero servire a prevenire situazioni critiche come questa,
eppure ci troviamo ancora una volta a fronteggiare un'emergenza
senza strumenti adeguati. Questi fondi sono stati utilizzati in
modo efficace? È necessario chiarire dove siano stati investiti
e come vengano impiegati per prevenire e affrontare queste
emergenze".
Il movimento pone anche l'accento sull'eventuale inquinamento
evidenziando che "il fumo tossico si è rapidamente diffuso in
tutta la Val Pescara, sollevando interrogativi urgenti su quali
sostanze siano state rilasciate e quali siano gli impatti sul
nostro ecosistema. L'inquinamento non riguarda solo l'aria, ma
rischia di contaminare i terreni agricoli e gli allevamenti, con
conseguenze a lungo termine che potrebbero influenzare
l'economia locale e la qualità dei nostri prodotti".
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