Flashmob sulla riva
del lago di Castel San Vincenzo (Isernia), ieri, organizzato dal
coordinamento "No Pizzone II" per richiamare l'attenzione sugli
stravolgimenti che il lago e il territorio circostante subiranno
se il progetto della centrale idroelettrica dell'Enel venisse
approvato. Gli attivisti si sono presentati sulla spiaggia con
t-shirt, pettorine, striscioni e volantini, per sensibilizzare
sul tema quanti stanno trascorrendo il ferragosto sul lago.
"Abbiamo voluto richiamare l'attenzione sul destino che Enel
riserverebbe al lago di Castel San Vincenzo, elemento
fondamentale per lo sviluppo turistico di tutta l'alta Valle del
Volturno. Ma il destino del lago di Montagna Spaccata sarà
identico. E ne riparleremo tra qualche giorno" ha dichiarato
Pietro Matta del coordinamento.
La centrale idroelettrica dovrebbe essere realizzata nel
territorio delle province di Isernia e L'Aquila e del Parco
nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise. I comuni di Rocchetta a
Volturno, Barrea e Alfedena, il Wwf e l'associazione "Terra
Sancti Vincentii" avevano impugnato, nei mesi scorsi, la seconda
proroga della sospensione del progetto accordata dal ministero
dell'Ambiente. Secondo i ricorrenti, sulle valutazioni di
impatto ambientale, la proroga può essere concessa solo una
volta.
L'ultima parola spetta però ai giudici amministrativi che
dovranno pronunciarsi al riguardo. Enel, nei mesi scorsi, aveva
ottenuto la sospensione del procedimento da parte del Ministero
per poter modificare il progetto e svolgere rilievi e indagini
del caso. Notizia che non era stata accolta positivamente dal
comitato "No Pizzone II", secondo il quale il governo avrebbe
dovuto archiviare la pratica.
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