"Sulla Gigafactory credo che la
partita non sia persa. Le industrie europee in questo momento
stanno ripensando alle proprie strategie perchè si sono rese
conto di non essere competitive assolutamente rispetto a quelle
asiatiche".
Così, all'ANSA, Vincenzo Longobardi, presidente di Confindustria
Molise, intervenendo oggi pomeriggio a Termoli nella sede
dell'Unimol, all'assemblea pubblica di Legambiente e Goletta
Verde dal titolo "Da Termoli alla Val di Sangro, il futuro
dell'automotive è ora".
"Con uno sviluppo della produzione di automobili ibride dove
rimane il know-how dell'endotermico sul quale noi siamo best in
class in tutto il mondo, abbinato allo sviluppo di un certo tipo
di batterie adatte per un tipo di piattaforma, probabilmente si
riesce in qualche modo a salvare una situazione che altrimenti
si rischia di diventare molto critica - aggiunge Longobardi - E'
chiaro che continuiamo a soffrire di una mancanza di politiche
industriali che partono dall'Europa e arrivano fino alla
regione. Qualcosa si sta facendo, si sta muovendo, stiamo
cercando di capire se anche il nucleo industriale può avere un
ruolo differente da quello che ha avuto in passato con le
comunità energetiche. Tutto il resto soffre dell'effetto
Stellantis, le altre presenti soffrono comunque perchè
l'automotive tocca tutti. Anche i prodotti chimici sono toccati.
Per cui siamo in un momento di una certa difficoltà. Ora sono in
ballo l'industria 5.0, altri incentivi e la Zes che è una buona
opportunità. Speriamo che si mettano abbastanza risorse per fa
si che si riesca a recuperare terreno".
Per l'assessore regionale allo Sviluppo economico della
Regione Abruzzo, Tiziana Magnacca. "Ci troviamo davanti al
crocevia di una vera e propria rivoluzione industriale che pone
alle regioni sfide come mai prima. La nostra capacità non sarà
solo quella di trovare soluzioni ma anche di fare squadra
convinti come siamo di rappresentare un unico tessuto produttivo
e, se vogliamo, un unico socio-economico. In questo caso piccolo
non è bello e insieme possiamo certamente difendere maggiormente
le nostre industrie e le nostre famiglie".
Secondo l'assessore si è già "ragionato con i sindacati e
stiamo lavorando anche all'individuazione di una ipotesi che ci
permetta di far valere la nostra posizione di transizione
tecnologica con quelle che sono le ipotesi di Roma. Quello che
conta ancor di più è la capacità di fare squadra in ambito
politico, siamo sulle stesse posizioni con gli assessori del
Molise sia sul tavolo delle attività produttive che nelle
politiche del lavoro".
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