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Cardinale Petrocchi dona all'Aquila la Bolla del Giubileo 2025

Cardinale Petrocchi dona all'Aquila la Bolla del Giubileo 2025

Documento ufficiale 'Spes non profundit' firmato dal Papa

L'AQUILA, 11 giugno 2024, 18:54

Redazione ANSA

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Papa Francesco ha fatto recapitare la Bolla di indizione del Giubileo del 2025, firmata di suo pugno, al cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell'Aquila, che a sua volta ha deciso di donare il documento alla chiesa del capoluogo abruzzese.
    "Mentre si avvicina la conclusione del mio ministero episcopale - ha dichiarato il cardinal Petrocchi - lascio in dono alla chiesa aquilana e quindi all'arcivescovo coadiutore monsignor Antonio D'Angelo, la Bolla del prossimo Giubileo firmata da Papa Francesco, perché, custodendo questo prezioso documento, L'Aquila diventi sempre più consapevole del compito affidatale dal Papa durante la Sua visita pastorale del 28 agosto 2022, quella cioè di essere la 'capitale del perdono e della riconciliazione'. Una definizione, come ho già avuto modo di ribadire, che onora la comunità ecclesiale e civile aquilana, ma al tempo stesso la responsabilizza e la impegna, ne disegna l'identità e anche ne chiarisce la missione".
    La Bolla 'Spes non confundit' è stata consegnata al porporato dall'arcivescovo monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero vaticano per l'evangelizzazione e delegato di Papa Francesco per l'organizzazione dell'Anno Santo del 2025.
    Nella bolla 'Spes non confundit' Papa Francesco scrive: "Mi piace pensare che un percorso di grazia, animato dalla spiritualità popolare, abbia preceduto l'indizione, nel 1300, del primo Giubileo. Non possiamo infatti dimenticare le varie forme attraverso cui la grazia del perdono si è riversata con abbondanza sul santo Popolo fedele di Dio. Ricordiamo, ad esempio, la grande 'perdonanza' che San Celestino V volle concedere a quanti si recavano nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, a L'Aquila, nei giorni 28 e 29 agosto 1294, sei anni prima che Papa Bonifacio VIII istituisse l'Anno Santo. La Chiesa già sperimentava, dunque, la grazia giubilare della misericordia...". Questo riferimento aveva suscitato emozione nella comunità aquilana.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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