Ha portato alla perquisizione della
sede aziendale e al sequestro di due edifici residenziali
l'indagine della Procura della Repubblica di Chieti nata da un
esposto presentato dai consiglieri di minoranza al Comune di
Francavilla al Mare (Chieti) su una convenzione stipulata, tra
il Comune e una società, per la cessione di volumetrie
edificabili da allocare all'interno di un comparto a ridosso del
litorale di Francavilla, la cui illegittimità è stata messa in
luce da un parere tecnico-giuridico richiesto a un
professionista qualificato dal Comune stesso.
In queste ore i militari del Nucleo Investigativo Ambientale,
Agroalimentare, Forestale di Chieti, insieme ai Nuclei
Carabinieri Forestale di Chieti e Pescara, stanno eseguendo la
perquisizione e il sequestro preventivo, disposto dal Giudice
delle Indagini Preliminari del Tribunale di Chieti, dell'area
edificata e della connessa documentazione.
Gli indagati sono cinque per i reati di lottizzazione abusiva
e abuso d'ufficio. Il valore del sequestro si aggira intorno ad
alcuni milioni di euro. La cessione, nello specifico, riguarda
l'illecita attribuzione di volumetrie per circa 11.000 metri
cubi ad aree prive di indice edificatorio ovvero strade
esistenti, di cui circa 2.000 utilizzati dalla Società per
l'ampliamento di un manufatto fatiscente che si trova sul
lungomare. L'intervento edilizio è tra l'altro, di forte impatto
e va ad aggravare il carico urbanistico di un'area già
pesantemente congestionata. L'attività dei militari impedirà la
cementificazione di ulteriori aree mediante utilizzo della
rimanente cubatura ovvero 9.000 metri cubi, illegittimamente
concessa con la convenzione.
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