Identificata la terza delle
14 vittime, ancora senza un nome, della tragedia di Marcinelle,
avvenuta nella miniera di Bois du Caziers in Belgio l'8 agosto
del 1956. Dei 262 lavoratori rimasti sepolti, di cui 136
abruzzesi, 14 non avevano ancora un volto ed un nome. Grazie ad
una accurata ricerca scientifica, attraverso l'analisi del Dna,
sollecitata nel 2018 dai parenti di una delle vittime, Francesco
Cicora, e affidata all'Incc (Institut National Criminalistique
et de Criminologie) del Belgio, è stato possibile identificare
già un paio di vittime. Nei giorni scorsi è uscito fuori il nome
di una terza vittima, dei 14, come riferisce la testata
giornalistica belga DHNet.
Si tratta di Rocco Ceccomancini, di non più di 19 anni,
proveniente da Turrivalignani, in Provincia di Pescara. Così
come avvenuto per le altre due vittime riconosciute, Oscar
Pellegrims e Dante Di Quilio, si è giunti alla identificazione
con il confronto del Dna fornito dai parenti .
L'8 agosto del 1956, a causa di un guasto, si sviluppò un
incendio che intrappolò tragicamente oltre duecento minatori a
mille metri sotto terra. La maggior parte erano emigranti
provenienti dall'Italia, di questi 136 erano abruzzesi,
prevalentemente da Manoppello e dintorni.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA