Rivelare e studiare
la biodiversità che vive all'interno delle acque di abbeveratoi
e fontane, attraverso un'attività di "bioblitz" sul campo e
grazie all'analisi dell'eDna (Dna ambientale) dell'acqua. Queste
le finalità dell'azione partecipativa che si è svolta a
Montebello di Bertona (Pescara). All'evento, curato dalla
ricercatrice Laura Boffi in collaborazione con l'ecologo
Francesco Cerini, hanno partecipato i residenti della zona.
L'iniziativa è stata ospitata dal Comune e dall'associazione
culturale Montanari Bertoniani il 2 giugno, in occasione della
consueta giornata ecologica che si ripete ormai da anni in paese
per effettuare, tra l'altro, attività di manutenzione di spazi
adibiti ai picnic dei turisti e percorsi di trekking.
Nel corso dell'evento sono stati visitati e osservati sette
abbeveratoi del comune, rivelando la presenza di tritoni, larve
di libellula, coleotteri acquatici e crostacei d'acqua dolce.
Tra qualche settimana, l'analisi del Dna ambientale dell'acqua
dell'abbeveratoio "Fonte Marianna" rivelerà ciò che non è stato
possibile osservare a occhio nudo, ovvero tutte quelle altre
specie di anfibi che hanno transitato in quelle acque oppure che
vi si stanno riproducendo.
"Gli abbeveratoi, un tempo utilizzati per l'allevamento del
bestiame locale e attualmente sempre più in disuso - afferma la
ricercatrice Laura Boffi - costituiscono un habitat
particolarmente favorevole per tutte quelle specie di animali,
tra cui spiccano gli anfibi, che risultano oggigiorno
maggiormente minacciate a causa dell'incessante perdita delle
zone umide. E' ancora più importante quindi prendere coscienza
della loro presenza nelle fontane e abbeveratoi sparsi intorno a
noi e attuare delle buone pratiche di co-esistenza, come ad
esempio evitarne la ripulitura per non nuocere alla loro
riproduzione".
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