"Cosa resterà degli alberi di
Pescara? Resteranno solo le fotografie degli innumerevoli
abbattimenti che stanno avvenendo nelle tante vie della città? I
cittadini ci stanno inviando segnalazioni, da più punti: lecci
abbattuti perché 'malati', pini che insistono in cantieri
stradali; ripiantumazioni inesistenti, misere e lontane da una
corretta progettazione del verde urbano". E' quanto si chiede il
coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara che esprime
"indignazione e preoccupazione" e chiede conto
all'amministrazione comunale di quanto sta accadendo.
Il coordinamento - che raggruppa vari soggetti,
dall'Archeoclub a Italia Nostra, dal comitato Strada Parco Bene
Comune alla Fiab, al Touring Club e a tante altre associazioni -
pone una serie di interrogativi al Comune: "Quanti sono gli
alberi abbattuti che dimoravano in aree di cantieri stradali e
nelle vicinanze? Quanti sono gli alberi abbattuti corredati da
relazione fitostatica e strumentale? Quanti sono gli alberi che
l'Amministrazione ha deciso di abbattere? A quanto ammonta il
bilancio di perdita di assorbimento in termini di Co2? Che
utilizzo viene fatto del materiale legnoso rimosso da parte
delle ditte incaricate?".
"I cittadini - sottolinea il coordinamento - sono più che
consapevoli che le loro strade rimarranno senza ombra per almeno
20-30 anni, che le prossime estati renderanno roventi e perciò
incalpestabili i bei marciapiedi luccicanti. Non saranno certo i
nuovi piccoli agrifogli o i bambù che pianteranno a evitare le
morti per le ondate di calore (nel solo 2017 Pescara ha visto un
aumento della mortalità del'11% a causa dell'isola di calore)".
Il coordinamento ricorda anche che "abbattimenti
generalizzati vanno contro la recente sentenza del Consiglio di
Stato, Sez. V, 27 ottobre 2022, n. 9178, la quale stabilisce che
il taglio deve essere motivato da adeguata istruttoria tecnica e
strumentale. L'amministrazione comunale risponda ai quesiti,
perché ha il dovere di essere trasparente e rendere pubblici i
dati fin dal suo insediamento. Cosa che per legge dovrà fare a
fine mandato, con obbligo di pubblicazione del Bilancio arboreo,
dando conto di quanto accaduto".
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