La società Strada dei Parchi in
una nota, conferma "la propria volontà indotta di recedere dalla
concessione di A24/A25 e risolvere il contenzioso con lo Stato,
dimostrando il suo corretto operato".
Strada dei Parchi, "nell'apprendere che il Consiglio di Stato -
in una giornata festiva senza dibattimento e con un
provvedimento che non tiene minimamente conto delle ragioni
oppositive presentate - ha deciso di annullare la sospensiva,
deliberata per ben due volte dal Tar, degli effetti del decreto
Mims recepito dal Governo con cui gli era stata unilateralmente
e senza giusta causa revocata la concessione delle autostrade
A24/A25, esprime stupore e disappunto per una scelta che non può
che discendere da una precisa quanto incomprensibile volontà.
Volontà mai esercitata in passato, nemmeno dopo i tragici eventi
consumatisi su altre autostrade".
Ciò che appare anomalo, secondo Strada dei Parchi, "è la
pervicace insistenza dimostrata da Mims e Presidenza del
Consiglio nel perseguire un'azione che, al momento, sta solo
comportando un ingente e costoso sforzo burocratico e porterà a
ingenti danni alle casse dello Stato. Oltre che generare
preoccupazioni in chi quotidianamente gestisce e vive
l'infrastruttura autostradale, esponendola, a causa
dell'ennesimo immotivato cambio del gestore, a pericoli tanto
inutili quanto allarmanti per l'utenza".
"Nell'attesa del decisivo giudizio di merito, che il Tar
Lazio esprimerà il prossimo 20 settembre, ed essendo in gioco la
continuità e la sicurezza di un servizio pubblico cruciale,
specie nelle settimane più calde degli esodi turistici, la
vicenda poteva e doveva essere gestita diversamente, rispettando
lo stato di diritto e il contratto in essere, oltre che facendo
ricorso al semplice buon senso. Cioè gli stessi principi cui si
è ispirato il Tar Lazio nel suo doppio pronunciamento".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA