Nessuna spoliazione, ma necessità
di aumentare i posti letto Covid a fronte della crescita dei
casi. E' in sostanza la risposta del direttore sanitario
dell'Asl Lanciano Vasto Chieti, Angelo Muraglia, alla protesta,
con sit in davanti all'ospedale di Lanciano, seguita alle scelte
organizzative dell'Asl di destinare temporaneamente a Chieti
alcuni infermieri in servizio negli ospedali di Lanciano e
Ortona per attivare posti letto aggiuntivi per malati Covid.
"Non esistono realtà che prendono e altre che perdono - dice
Muraglia - perché l'Azienda è unica e le energie vengono
convogliate là dove c'è bisogno, secondo una logica di mutuo
soccorso che non lascia indietro nessuno. Accade per tutti aver
bisogno d'aiuto, come insegna l'esperienza della Ginecologia di
Lanciano dove da mesi arrivano da Chieti per coprire i turni,
così come a Vasto è stato dato supporto per gli anestesisti.
Dall'inizio della pandemia abbiamo preservato completamente il
'Renzetti' e il 'Bernabeo', dove non abbiamo riconvertito alcuna
unità operativa per far fronte alla crescente domanda di
ricoveri, concentrati su Chieti e Vasto per la presenza dei
reparti di Malattie Infettive".
Per Muraglia le invettive sono fuori luogo "proprio in un
momento nel quale - aggiunge - avremmo bisogno di solidarietà
tra le articolazioni aziendali e un diffuso senso di
responsabilità. In considerazione del drastico peggioramento
dell'epidemia che nell'ultima settimana ha raggiunto e superato
la soglia dei 2000 casi per 100.000 abitanti, andando oltre la
media nazionale, si è riunita l'Unità di crisi che ha varato un
piano di riconversione di Pneumologia e Geriatria dell'ospedale
di Chieti in reparti Covid. Inoltre, attivata un'ulteriore unità
operativa covid sempre nello stesso ospedale ed estesi i posti
letto di Malattie Infettive a Vasto. E' palese come l'aumento
della capacità di ricovero dei pazienti Covid determini un
arruolamento di personale medico, infermieristico e ausiliario
per poter gestire le unità operative - dice ancora Muraglia - E'
stata anche chiesta una disponibilità al dipartimento chirurgico
di integrare i turni dell'area medica Covid, così come al
Servizio infermieristico di ottimizzare il personale presso le
unità operative. Attualmente abbiamo 72 ricoverati in area
medica Covid e 9 ricoverati in Terapia Intensiva".
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