"Il colpo inferto oggi alla mafia
nigeriana in Italia, grazie al lavoro di qualche eroe delle
forze dell'ordine, è purtroppo una goccia nel mare. Sarebbe
servita una guerra totale, invece la guerra l'abbiamo già
persa". Non riesce ad esultare Alessandro Meluzzi, psichiatra e
criminologo, per l'operazione di oggi della Polizia di Stato
dell'Aquila, con il coordinamento del Servizio Centrale
Operativo della Polizia di Stato, che ha portato a decine di
misure cautelari in carcere e perquisizioni in 14 province
italiane nei confronti di cittadini stranieri, indagati per
associazione a delinquere di stampo mafioso e ritenuti membri
dell'organizzazione mafiosa nigeriana denominata Black Axe.
Mafia su cui il professor Meluzzi ha lanciato l'allarme anni fa
e sulla quale ha pubblicato un libro nel 2019 dal titolo Mafia
nigeriana. Origini, rituali, crimini. "Ormai ha preso il
controllo del territorio - commenta lapidario lo psichiatra e
criminologo - Sono migliaia e migliaia i suoi uomini non solo in
Italia, ma anche nel resto d'Europa, dopo essere sbarcati sulle
nostre coste. E col tempo si sono organizzati, hanno risorse,
armi e manovalanza 'infinita'".
"Lo Stato italiano, a parte qualche eroe, si occupa di ben altre
questioni, come l'impedire agli italiani di vivere, mentre
questi criminali occupano il territorio - continua Meluzzi -
Ecco perché l'operazione di oggi, per cui bisogna elogiare le
nostre forze dell'ordine, alla fine è una goccia nel mare. Per
sradicare la mafia nigeriana dall'Italia c'è bisogno di una
guerra, invece vengono attuate debolissime attività di
contrasto".
"E probabilmente, visto che la politica è impegnata a svendere
l'Italia alla Cina e alle grandi banche internazionali che fanno
capo ai Rothschild nel nome del Big Reset, i nigeriani servono,
sono funzionali alla distruzione degli italiani, la cui sorte è
per adesso decisa. E non vedo ancora nessuna linea di
resistenza", conclude.
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