Non si ferma la ripresa del
sistema portuale del Mar Adriatico Settentrionale. Il primo
semestre di traffici nel porto di Venezia si chiude con +10,5%
sulle tonnellate movimentate rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente e con un numero di toccate che si attesta
sulle 1.350 (+11,8%): lo scalo veneziano e i suoi operatori
hanno dimostrato la capacità di andare oltre l'emergenza Covid e
di reagire in modo adattivo ai cambiamenti repentini dello
scenario internazionale, ridefinendo tempestivamente e in modo
efficace gli snodi delle catene logistiche.
A testimoniarlo il balzo del +25% delle rinfuse solide, che
comprendono cereali e prodotti alimentari per l'allevamento e
per l'alimentazione umana e materiali minerali e metallurgici,
ambiti fortemente interessati dal conflitto russo-ucraino, sui
quali la comunità portuale veneziana è intervenuta, individuando
percorsi alternativi - limitando le perdite o addirittura
incrementando i volumi - per salvaguardare approvvigionamenti
essenziali per l'economia regionale e nazionale.
Sostanzialmente stabili le rinfuse liquide +1,2% dove il calo
dei prodotti petroliferi dovuto alla transizione energetica in
corso è ampiamente soppiantato dalla movimentazione di altri
prodotti più sostenibili. In crescita il general cargo +8,9%,
con un buon risultato sul fronte Ro-ro (+13,6%), e i Teu
relativi al traffico container che raggiungono un valore di
29.110 (+13,4%) e trasbordi pari a zero.
Tra gennaio e giugno 2022 sono transitati per il porto di
Venezia 121.269 passeggeri, di cui 77.944 crocieristi la gran
parte dei quali (66.637) ha fruito dei servizi di compagnie che
utilizzano lo scalo veneziano come home port. Un dato rilevante
stante la situazione determinatasi a seguito del DL dell'agosto
2021 che ha di fatto stravolto il settore e reso necessario
adottare, in tempi brevissimi, un paradigma totalmente
innovativo ed in evoluzione volto a mantenere le crociere a
Venezia.
Anche il porto di Chioggia si è aperto nel 2022 al traffico
passeggeri, registrando in questi mesi 3.084 presenze. Sul
fronte merci, lo scalo clodiense risente della congiuntura
internazionale e chiude con un -27% sulle tonnellate movimentate
nel primo semestre, dato che risulta mitigato osservando la
tendenza degli ultimi dodici mesi che riduce le perdite al -7,1%
nel periodo luglio-giugno. Tiene in particolare il settore delle
rinfuse liquide (+10% nel primo trimestre).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA