Il Covid rialza la testa in Veneto. Anche oggi i contagi sono tornati sopra quota 1.000 in un giorno: +1.304 il numero dei positivi trovati con i tamponi, una soglia che non si registrava da molte settimane. Il report della Fondazione Gimbe conferma che nella settimana 17-23 febbraio è in peggioramento l'indicatore percentuale relativo all'incremento dei casi (+1,6%) rispetto a quella precedente.
Sono invece sotto la soglia di saturazione i posti letto in area medica e terapia intensiva occupati da pazienti Covid. Resta però quasi al palo la campagna vaccinale: finora in Veneto sono poco meno di 110.000 le persone che hanno già completato il richiamo dell'antidoto, e solo 197.768 quelle che hanno ricevuto la somministrazione di almeno una dose di vaccino. Anche qui, Gimbe spiega che la percentuale della popolazione veneta che ha completato il ciclo vaccinale è in linea con quella nazionale, al 2,24% (2,25% Italia).
Sui vaccini, il governatore Luca Zaia ha annunciato di aver chiesto al Governo "una circolare per cui chi ha avuto il virus e si vaccina una volta possa non fare il richiamo, per risparmiare sulle dosi". "Si tratta - ha precisato - di applicare una direttiva dell'Ecdc in questo senso. Poi ho chiesto di valutare l'opportunità scientifica e organizzativa di pensare se non sia più conveniente fare una dose a tutti che due a pochi. La Gran Bretagna ha fatto questa scelta".
Intanto la cronaca segnala come un anno di prevenzione, restrizioni e sacrifici per il Covid riescano ancora ad essere ignorati: nel trevigiano 20 alunni e quattro insegnanti di una scuola sono risultati positivi al virus dopo aver partecipato ad una festa di Carnevale privata. Lo ha reso noto l'Ulss 2 di Treviso. "E' un fatto molto grave - ha commentato il commissario dell'Usl, Francesco Benazzi -, soprattutto perché la festa sarebbe stata organizzata dai genitori, che dovrebbero avere come primo obiettivo la tutela della salute dei figli".
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