"L'Italia di oggi vuole tornare a
credere in qualcosa di bello, con una gran voglia di ispirarsi
anche allo sport come esempio di rinascita per ottenere dei
risultati attraverso l'applicazione e l'impegno personale. Mi
piacerebbe che l'evento di oggi fosse l'inizio di qualcosa di
positivo per il Paese. Nel contratto di servizio abbiamo
l'obbligo di notiziari, rubriche di approfondimento dedicati
anche a eventi sportivi nazionali e internazionali per divilgare
le funzioni sociali dello sport". Così Marcello Foa, presidente
della Rai, intervenuto in teleconferenza durante la firma del
protocollo fra l'azienda e la Fondazione Milano-Cortina. "Le
Olimpiadi 2026 rappresentano un'occasione importante per mettere
in vetrina, e mostrare al mondo, le nostre bellezze e sarà
un'occasione: per noi della Rai sarà un piacere e un onore
diffondere le immagini nel pianeta, aiutando così il Paese in
questo percorso di rinascita economica e sociale", sottolinea.
"L'entusiasmo che abbiamo messo nella firma di questo
protocollo si estrinsecherà nei prossimi mesi con alcune
iniziative che partono dalla campagna di comunicazione e di
alcuni contenuti nelle reti principali. Questo è solo un inizio
ed è la costruzione del futuro che ha un particolare valore per
le giovani generazioni - aggiunge l'ad della Rai, Fabrizio
Salini.
"Lo sport è un grimaldello - fa notare - che è sempre
riuscito a scardinare le porte dei valori primari. Mancano
cinque anni ai Giochi invernali, è un percorso lungo e
affascinante, nel quale vanno inserite creatività e innovazione.
La tv come la conosciamo oggi non sarà la stessa nel 2026.
Dovremo trovare il modo di adeguarci, di essere da stimolo
perché l'offerta sportiva sia sempre più in linea con i
mutamenti tecnologici. La Rai non pensa di abbandonare o diluire
l'offerta sportiva, tutt'altro. Saremo sempre più presenti nei
nostri canali distributi. Lo sport è un'architrave del servizio
pubblico".
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