"Il secondo proiettile? Era per
me". Parla il testimone oculare dell'omicidio di Ivano Gritti,
il 47enne veneziano, ucciso il 9 gennaio scorso, del quale ieri
si sono celebrati i funerali. Il delitto era avvenuto in calle
delle Chiovere a Cannaregio: Ciro Esposito, 49enne di origini
napoletane, reo confesso, aveva sparato due colpi di pistola
attraverso il portoncino d'ingresso dell'alloggio Ater che aveva
occupato da qualche mese. "Sapeva benissimo che eravamo noi - ha
spiegato il testimone, un 31enne veneziano - a un certo punto
mentre bussavamo lui ha urlato 'basta Ivano' e ha premuto il
grilletto". L'arrestato, ora in carcere, ha invece raccontato
agli inquirenti che, dopo aver sentito bussare, preso dal panico
per la possibile presenza dei ladri, avrebbe preso la pistola
(con matricola abrasa) che deteneva in casa e avrebbe sparato:
"Non è così - controbatte il testimone - ha urlato 'ancora' e ha
premuto il grilletto una seconda volta. Quel proiettile era per
me".
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