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Omicidio Venezia:parla testimone oculare

Omicidio Venezia:parla testimone oculare

L'uomo rivela, non ha sparato per paura, sapeva che eravamo noi

VENEZIA, 19 gennaio 2018, 10:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Il secondo proiettile? Era per me". Parla il testimone oculare dell'omicidio di Ivano Gritti, il 47enne veneziano, ucciso il 9 gennaio scorso, del quale ieri si sono celebrati i funerali. Il delitto era avvenuto in calle delle Chiovere a Cannaregio: Ciro Esposito, 49enne di origini napoletane, reo confesso, aveva sparato due colpi di pistola attraverso il portoncino d'ingresso dell'alloggio Ater che aveva occupato da qualche mese. "Sapeva benissimo che eravamo noi - ha spiegato il testimone, un 31enne veneziano - a un certo punto mentre bussavamo lui ha urlato 'basta Ivano' e ha premuto il grilletto". L'arrestato, ora in carcere, ha invece raccontato agli inquirenti che, dopo aver sentito bussare, preso dal panico per la possibile presenza dei ladri, avrebbe preso la pistola (con matricola abrasa) che deteneva in casa e avrebbe sparato: "Non è così - controbatte il testimone - ha urlato 'ancora' e ha premuto il grilletto una seconda volta. Quel proiettile era per me".
   

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