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Da Gerusalemme a Roma, i giovani suonano per la pace

Da Gerusalemme a Roma, i giovani suonano per la pace

La tournée del Magnificat, israeliani e palestinesi insieme

ROMA, 08 dicembre 2023, 13:03

di Manuela Tulli

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La pace in Terra Santa si costruisce anche con la musica. E' l'obiettivo del Magnificat, il conservatorio di Gerusalemme dei francescani della Custodia di Terra Santa, in questi giorni in tournée a Roma proprio per invocare la pace. Oggi i giovani si esibiranno nella chiesa di Santa Croce in Gerusalemme. Ad aprire le esibizioni è stato il concerto, ieri pomeriggio, nella chiesa di Santa Maria in Trastevere.
    "Essere qui a Roma, da Gerusalemme che adesso è terra di guerra per noi è una cosa importantissima - ha detto all'ANSA il direttore dell'istituto, fra Alberto Joan Pari - perché vogliamo che esca dalla Terra Santa il messaggio che ogni giorno viviamo al Magnificat, la scuola di musica in cui cristiani, ebrei e musulmani vivono e crescono insieme. In Terra Santa è possibile vivere insieme e creare qualcosa di bello".
    Il Patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, ha inviato un videomessaggio all'evento di ieri, in Trastevere, organizzato con il Dicastero vaticano della Comunicazione e la Comunità di Sant'Egidio. Il cardinale ha definito il concerto "un momento di pace e di unità". "Stiamo vivendo un momento difficile - ha ricordato Pizzaballa - soprattutto perché questa guerra ha approfondito ancora di più le divisioni, i sentimenti di inimicizia tra israeliani e palestinesi. E' molto difficile parlarsi l'un l'altro, sembra che la notte prevalga. E invece bisogna cercare, nonostante tutto, nonostante le difficoltà, fare qualcosa di bello. La musica non ha bisogno di traduzioni, è un modo semplice e concreto per fare qualcosa insieme".
    Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio, ha sottolineato come "abbiamo bisogno di segni di pace, di riconciliazione e di futuro, che non si vede nell'oscurità della guerra e del terrorismo. Incontrarvi qui - ha detto riferendosi alla chiesa di Santa Maria in Trastevere - dove si prega spesso per la pace, ci dice che un segno di pace c'è, anche se vediamo ancora tanta sofferenza. Il segno della vostra amicizia, della vostra collaborazione, ci colpisce e ci dà speranza".
    Oggi dunque tappa a Santa Croce in Gerusalemme. Poi i giovani del Magnificat si esibiranno domani 9 dicembre nella chiesa romana di Sant'Ippolito, per chiudere domenica 10 dicembre, prima a Campagnano e poi con un concerto nella chiesa di San Pio V a Roma.
   

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