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In evidenza
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In collaborazione con Sanità e politiche sociali
"Da oltre un anno noi garantiamo a
tutti nostri assistiti il medico di Medicina generale, a
differenza della maggior parte delle altre regioni italiane.
Grazie a tutti quegli accordi integrativi regionali che abbiamo
siglato e che ci hanno dato degli strumenti in più per
affrontare il problema permettendoci di trovare una sostituzione
ogni volta che un medico di famiglia va via". Così Massimo
Uberti, direttore generale dell'Usl della Valle d'Aosta, in
merito a uno studio di Fondazione Gimbe, aggiornato al 2022,
secondo cui in Valle d'Aosta mancano dieci medici di famiglia.
"Con qualche difficoltà - aggiunge Uberti - sempre presente,
naturalmente, perché, come per i medici specialisti, anche per i
medici di base c'è carenza di professionisti tanto che a Torino
ad esempio ci sono 100 mila persone circa senza medico di
famiglia. Prossimamente avremo una cessazione nel Distretto 3
(Chatillon, Saint-Vincent e Valtournenche) e anche in questo
caso stiamo cercando la soluzione".
"Dai nostri dati - prosegue il direttore generale dell'azienda
sanitaria - la curva dei pensionamenti in Valle d'Aosta è stata
un po' anticipata quindi abbiamo già avuto e affrontato un
turnover molto elevato. Anche l'elaborazione Gimbe pubblicata
ieri sulla stima di carenza di medici di famiglia al 2026 mostra
che siamo tra le regioni che stanno recuperando. Il turnover
continuerà ovviamente nei prossimi anni perché abbiamo diversi
medici in età vicina alla pensione. Intanto oggi c'è la
possibilità di trattenere i medici di famiglia fino a 72 anni e
alcuni di loro ci hanno già dato questa disponibilità".
In collaborazione con Sanità e politiche sociali
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