"Il turismo motociclistico rappresenta un segmento turistico importante, qualitativamente e quantitativamente: turismo che però, molto sovente, predilige strade diverse dai percorsi autostradali. Considerare alla stessa stregua una moto e un veicolo a 7 posti o un Suv di medie dimensioni può sembrare incoerente, ma la Regione non può intervenire, né possono farlo le singole concessionarie, sulla differenziazione delle tariffe per tipologia di veicolo, che come facilmente comprensibile andrebbe ad aprire un problema di concorrenza territoriale e tra società concessionarie, tanto è vero che la scontistica applicata del pedaggio autostradale esistente, è dedicata solo ai residenti valdostani". Lo ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, rispondendo in aula ad un'interpellanza della Lega Vda sulla riduzione dei costi dell'autostrada per i motocicli.
"Le società Rav e Sav segnalano - ha aggiunto - che dal 2017 è in essere a livello generale un accordo con il Ministero delle infrastrutture e trasporti per cui su tutte le tratte autostradali italiane è applicato uno sconto pari al 30% del pedaggio per i motocicli. A tal fine, è necessario dotarsi di un apparecchio di telepedaggio dedicato (esclusivo per il motociclo) e chiedere l'adesione alla promozione".
La replica della Lega Vda: "Pur capendo che l'interlocuzione con Rav e Sav sia un dialogo particolarmente difficile, qui si tratta di credere in un'iniziativa che potrebbe rappresentare un'ottima operazione di marketing per la Valle d'Aosta. La posta in gioco è la capacità di vendere la nostra regione e di renderla più attrattiva rispetto ad altri territori, facendo passare un messaggio di attenzione e di accoglienza nei confronti dei motociclisti".
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