"Anche le ultime tariffe proposte, frutto di un vero e proprio dietrofront della società a pochi mesi dall'annuncio di un prezzo bloccato per 7 anni, non sono state concordate, né con la Regione, né con le associazioni di consumatori. Le nuove offerte non sono soddisfacenti: la riduzione del prezzo sulla materia energia è infatti minima (2 centesimi al kWh) e l'introduzione di due sistemi tariffari è una assurda complicazione per i cittadini". Lo ha detto la consigliera Chiara Minelli (Pcp) presentando in aula un'interrogazione a risposta immediata sulla tariffazione del costo della materia energia nelle bollette di Cva.
"Cva non è soggetta a direzione - ha replicato il presidente della Regione, Renzo Testolin - né da parte di Finaosta, né da parte dell'Amministrazione regionale. La società ha presentato ulteriori nuove offerte per l'utenza valdostana, elaborate autonomamente sulla base di una valutazione dell'evoluzione dei prezzi del mercato e della volontà di garantire agli utenti una prospettiva di stabilità dei prezzi di lungo periodo, e una proposta di costo variabile migliorativa rispetto alle altre offerte avanzate delle aziende che hanno fatto delle proposte nell'ambito dei bandi del mercato tutelato. L'operato di Cva è stato apprezzato anche dalle associazioni di consumatori".
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