"Bisogna abbassare i toni, cominciando dalla discussione politica che deve fare attenzione ai messaggi che trasmette, evitando sempre connotazioni razziste, sessiste o comunque prevaricatorie. L'unica e la più importante azione da mettere in campo non può che essere quella dell'educazione e dell'informazione". Lo ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, rispondendo ad un'interpellanza sugli atteggiamenti di stampo fascista nelle scuole valdostane presentata dalla Lega Vda.
"Occorre moltiplicare con ogni mezzo e con ogni linguaggio - ha aggiunto - le occasioni per spiegare gli errori e i drammi del passato perché non basta studiare la storia sui testi scolastici per capire che cosa hanno causato il fascismo e il nazismo in Italia, o il comunismo in altre parti del mondo, in termini di dolori e di sofferenze. Un compito tanto più difficile quanto più si perdono i testimoni diretti di quel periodo e non si riesce ad 'arrivare' proprio a quella fascia di popolazione che si trova in un momento particolare dello sviluppo, particolarmente esposta a esempi non corretti che però possono risultare affascinanti. Un compito difficile ma irrinunciabile".
Per quanto riguarda gli episodi nelle scuole, "si tratta di fenomeni sicuramente da non banalizzare, conseguenze dei tempi in cui viviamo e degli attuali mezzi e modi di comunicazione di massa, oltre che, forse, di un certo lassismo nei confronti di espressioni che per lungo tempo sono state tollerate, perché limitate a pochi 'nostalgici', in un Paese dove probabilmente più che in altri Stati non si riesce mai a fare il conto con il passato o a far rispettare le leggi che pure esistono".
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