Per la Consulta regionale per le
pari opportunità, presieduta da Maria Elena Udali, è
indispensabile che il legislatore valdostano approvi il prima
possibile una legge elettorale che tenga conto della doppia
preferenza di genere. Secondo quanto riferito dalla presidente
della Consulta, dei cinque progetti di legge elettorali
presentati al Consiglio regionale soltanto due propongono
l'introduzione della doppia preferenza di genere.
''Abbiamo scelto questa giornata internazionale dei diritti
delle donne - spiega Maria Elena Udali - per richiamare
l'attenzione sul tema della rappresentanza di genere nelle
istituzioni, in attuazione dell'articolo 51 della Costituzione
italiana. Nell'ambito delle competenze che ci dà la legge e con
il supporto tecnico e giuridico dell'avvocata Arianna Enrichens
abbiamo formulato un parere inviato al Consiglio regionale
concernente le proposte di legge in materia elettorale in fase
di esame''. L'obiettivo è di sollecitare il legislatore
regionale all'attuazione del principio della pari opportunità
nella futura leggere elettorale mediante l'adozione di misure
idonee in tal senso.
Secondo la Consulta è emerso che tutte le regioni a statuto
ordinario hanno recepito nelle proprie leggi elettorali la
doppia preferenza di genere, come richiesto dalla legge
nazionale 20 del 2016, fanno eccezione la Valle d'Aosta, il
Friuli-Venezia Giulia (su cui pende un ricorso in materia) e la
Sicilia. Per questo la Consulta chiede al Consiglio Valle: ''che
il legislatore preveda meccanismi per garantire la
rappresentanza di entrambi i generi anche nella Giunta,
attualmente priva di rappresentanza del genere femminile''.
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