"Continueremo a chiedere trasparenza
rispetto a questa società che, fin dalla sua nascita, è stata
pensata per arrivare ad un'autonomia energetica e perseguire
finalità sociali, economiche e ambientali strategiche per la
nostra Regione". Così le consigliere regionali di Pcp, Erika
Guichardaz e Chiara Minelli, in merito all'audizione di ieri in
quarta Commissione dei vertici Cva sul Piano strategico
2023-2027, che era stata decisa a seguito di una mozione dello
stesso gruppo approvata all'unanimità dall'Assemblea l'11
ottobre scorso.
"Audizione però - sottolineano le due consigliere - che si è
svolta in modalità secretata, con una presenza limitata ai sette
componenti effettivi della Commissione, senza quindi la presenza
di tutti i gruppi consiliari, senza la presenza dei funzionari,
senza la possibilità di redigere un verbale. Una secretazione
chiesta inizialmente da Cva e su cui si era discusso in una
precedente riunione della Commissione. Ci eravamo pronunciate
contro tale secretazione, come altri consiglieri di opposizione
presenti, mentre i consiglieri di maggioranza e i rappresentanti
della Lega si erano espressi a favore. Il voto è stato preso a
maggioranza degli aventi diritto".
Quindi aggiungono: "Non possiamo dire nulla delle domande che
la consigliera Guichardaz ha posto, delle risposte ricevute e
dei contenuti del Piano di cui ha parlato Cva, perché tutti i
commissari sono tenuti al segreto d'ufficio. Una cosa, però, la
possiamo tranquillamente rilevare: a nostro giudizio, non è
emerso nessun dato sensibile, nessuna operazione finanziaria,
nessuna operazione commerciale, nessuna informazione aggiuntiva
che possa giustificare la richiesta di secretazione e, anzi,
questa audizione poteva essere veramente d'aiuto per il lavoro
di ogni consigliere".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA