"Sarebbe importante capire se ci sarà la volontà di fare una valutazione congiunta tra Valle d'Aosta e Savoia riguardo alle ricadute economico-ambientali della chiusura del traforo del Monte Bianco. Se così non fosse, non sarebbe positivo: questo Governo parla sempre della collaborazione transfrontaliera, ma quando questa non sembra essere in linea con la maggioranza, pare rifuggirla". Lo ha detto la consigliera Chiara Minelli (Pcp) che ha presentato in aula un'interpellanza sul monitoraggio economico-ambientale al traforo del Monte Bianco.
"Non sembra esserci una volontà di operare per la riduzione del transito dei Tir, al contrario - ha proseguito - ma la politica dell'Unione europea va nella direzione di trasferire le merci dalla gomma alla rotaia e la Valle d'Aosta dovrebbe essere parte attiva e non passiva di un cambiamento. Soprattutto se crediamo nell'obiettivo di raggiungere il 'fossil fuel free' entro il 2040, così come approvato da questo Consiglio".
"La Regione Valle d'Aosta e il Département de la Haute-Savoie - ha replicato il presidente della Regione, Renzo Testolin - collaborano da sempre per lo sviluppo delle loro comunità e questa collaborazione non potrà che avere un impulso ulteriore nell'ambito del quadro giuridico e operativo assicurato dal Trattato del Quirinale. La riduzione dell'impatto del traffico merci è un argomento che può avere innumerevoli declinazioni che vanno dalla sicurezza della circolazione per la quale la realizzazione della seconda canna è indiscutibilmente la soluzione migliore, al miglioramento delle caratteristiche dei mezzi di trasporto e, come noto, al traforo del Monte Bianco circolano solo mezzi all'avanguardia, che in ogni caso oltrepassano le competenze della Regione e del Département".
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