Dalla costruzione di un nuovo ospedale fuori dal centro di Aosta alla riforma della legge elettorale, dalla difesa del vallone di Cime Bianche al versamento di una quota mensile alle forze politiche che li avevano sostenuti in campagna elettorale. Sono i quattro punti su cui si fondano le accuse - "onore perduto" - di Rete civica nei confronti dei consiglieri Alberto Bertin (presidente dell'Assemblea valdostana), Antonino Malacrinò, Paolo Cretier, Jean-Pierre Guichardaz (assessore all'istruzione) e Andrea Padovani, che fanno parte del gruppo Partito Democratico-Federalisti Progressisti in Consiglio Valle.
"Cinque persone - secondo quanto scritto in una nota - che sono salite disinvoltamente sul carro di Pcp, sono andate in giro durante tutta la campagna elettorale esibendo il libro del programma, hanno formalmente sottoscritto tutti gli impegni politici e finanziari, e poi, una volta entrati in Consiglio, hanno abbandonato la lista da cui erano stati miracolati e hanno buttato nel cestino il programma e tutti gli impegni sottoscritti".
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