"L'audizione del Presidente Testolin ha confermato che in questa vicenda c'è stato un vero e proprio pasticcio". Lo dichiara il gruppo Rassemblement Valdôtain commentando l'audizione in prima Commissione del presidente della Regione sulla bozza di disegno di legge costituzionale per l'implementazione degli Statuti speciali consegnata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il 3 ottobre scorso in occasione del Festival delle Regioni.
"Abbiamo potuto avere copia della bozza - sottolineano i consiglieri Aggravi, Brunod, Lucianaz e Planaz - così come qualche ulteriore dettaglio sulle proposte formulate e consegnate alla premier Meloni. Non abbiamo però ancora capito chi, formalmente, abbia lavorato sul testo finale. Una parte della maggioranza? Lo staff del Presidente o il Presidente stesso? Questi interrogativi rimangono un mistero e questo ci fa dire che la proposta, essendo stata presentata solo da una parte, difficilmente può rappresentare tutta l'istituzione".
Concludono: "Spiace che non vi sia stata alcuna interlocuzione preventiva, ancorché informale ad esempio a livello di Capigruppo, rispetto alla scrittura del testo finale della proposta: sicuramente, una condivisione avrebbe potuto dare una forza diversa ad una proposta su una tematica che è fondamentale per il futuro della nostra autonomia. Escludere tout court il Consiglio Valle rappresenta un corto circuito che rischia di avere non poche ricadute, sapendo che il Consiglio è l'organismo che, in ultima analisi, si deve esprimere sulle modifiche dello Statuto, base della nostra autonomia speciale".
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