Un viaggio nella montagna
contemporanea dall'estremo confine occidentale francese a quello
orientale sloveno, con 274 scatti selezionati, dieci territori
provinciali coinvolti e indagati a fondo, migliaia di chilometri
di percorsi, 12 valli e un proposito: rintracciare i segni, le
tracce e i caratteri che servono a raccontare la storia del
vasto paesaggio culturale alpino fatto di architetture,
linguaggi e usi. E' questo l'obiettivo della mostra fotografica
'Attraverso le Alpi', in programma dal 19 settembre al primo
novembre prossimi al Forte di Bard, negli spazi dell'opera
Mortai.
Si tratta di un progetto sperimentale per documentare lo stato
attuale del paesaggio alpino: un racconto dei territori di media
montagna, che esplora dieci valli secondarie abitate da piccole
comunità la cui sfida quotidiana è aumentare i servizi e la loro
qualità, con la tenacia di chi è rimasto. La narrazione
fotografica svela un territorio estremamente variegato in cui
coesistono i più diversi caratteri geologici, climatici e
ambientali con una moltitudine di paesaggi antropici. Quattro le
grandi aree tematiche che danno forma al racconto: le forme
dell'abitare, le risorse e la produzione, i meccanismi e il
turismo.
L'inaugurazione è in calendario venerdì 18 settembre, alle ore
18, in contemporanea con altre dieci realtà alpine che hanno
condiviso il progetto.
L'esposizione, che gode del sostegno del Consiglio regionale
della Valle d'Aosta, è promossa da Architetti arco alpino (Aaa)
con Urban reports e il coordinamento dell'Ordine degli
architetti pianificatori paesaggistici e conservatori della
Regione Valle d'Aosta.
In dettaglio, gli scatti provengono dalle strade e dai sentieri
di val Tanaro, val Chisone, conca di Saint-Nicolas, val Sermenza
e val d'Otro, val Divedro, Valmalenco, val di Rabbi, val
Martello, e dai territori tra Cadore e Comelico e val Canale.
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