"Un documento rivoluzionario,
frutto di coraggio e di lungimiranza politica, che ancora oggi è
giustamente considerato alla base del moderno pensiero
autonomista e federalista italiano". Così ricorda il presidente
del Consiglio Valle, Emily Rini, ricorda il 75/o anniversario
della Dichiarazione dei rappresentanti delle popolazioni alpine,
siglata il 19 dicembre 1943 a Chivasso da Emile Chanoux e Ernest
Page in rappresentanza dei valdostani, Osvaldo Coïsson, Gustavo
Malan, Giorgio Peyronel e Mario Rollier, in rappresentanza delle
valli valdesi.
"La Carta di Chivasso - prosegue Rini - dimostra come
l'identità dei popoli, l'Autonomia e il federalismo siano valori
insiti nella nostra specificità. Un messaggio fortemente sentito
in Valle d'Aosta che ha caratterizzato l'azione politica
valdostana dal dopoguerra ad oggi".
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