Il Consiglio regionale della Valle
d'Aosta ha preso atto delle dimissioni rassegnate dall'assessore
al bilancio, finanze, patrimonio e partecipate, Ego Perron (Uv),
condannato in primo grado a tre anni di carcere per induzione
indebita a dare o promettere utilità nel processo riguardante la
Bcc Valdostana. L'ex assessore ha sottolineato in aula: "Ritengo
di non aver abusato del mio ruolo e di non aver oltrepassato i
confini della corretta amministrazione, trovo questa sentenza
eccessivamente dura".
"L'auspicio - ha detto in aula Stefano Borrello (Stella
alpina) - è che l'incarico ora sia assunto ad interim dal
presidente della Regione viste le ormai prossime elezioni".
"Basta a illazioni fastidiose - ha detto Paolo Cretier
(Pd-SinistraVda) - che non sono quasi mai supportate dai fatti.
Nella società imperversa la cultura del sospetto e noi non
possiamo alimentarla in quest'aula". Secondo l'assessore alle
opere pubbliche, Mauro Baccega (Epav), "gli aspetti giudiziari
devono essere dibattuti in un'altra sede, bisogna lasciare ai
colleghi la possibilità di difendersi serenamente tenendo i toni
della politica accettabili".
"Tra la mia vicenda personale e quella di Perron - ha
attaccato Albert Chatrian (Alpe) - ci sono fondamentali
differenze, chi cerca di confondere le posizioni è in malafede o
peggio: resta il fatto che la Giunta perde un pezzo strategico
dopo soli 28 giorni". Patrizia Morelli (Alpe) ha aggiunto: "La
sostanziale differenza di comportamento tra noi e Perron è
giustificata da una sostanziale differenza di gravità di
condanna e di pena. Nessun consigliere di Alpe è stato
condannato per essersi intascato denaro o per aver curato
impropriamente i propri affari personali".
Per Claudio Restano (Pnv), "non serve dibattere la posizione
di Perron, è irrilevante, questa maggioranza non è in grado di
portare avanti il cambiamento". Andrea Padovani (Misto) ha
osservato: "Quello di Perron è un atto dovuto e non un atto
eroico". Sulla stessa lunghezza d'onda Elso Gerardin (Misto):
"Perron ha evitato una ennesima brutta figura alla Valle
d'Aosta, per il resto era un atto dovuto".
L'assessore regionale Aurelio Marguerettaz (Uv) ha poi
stigmatizzato gli interventi di una parte dell'opposizione: "Non
avrei mai immaginato che nel dibattito ci sarebbero state
evoluzioni così ardite, è emerso che per alcuni le sentenze sono
ingiuste e per altri sono giuste. Ricordo che i consiglieri di
Alpe sono stati condannati per un uso privato di beni pubblici".
Augusto Rollandin (Uv) ha evidenziato che "ci è voluta mezza
giornata per parlare di dimissioni che sono già state presentate
mentre ci sono argomenti più importanti da affrontare per la
Valle d'Aosta". Infine il presidente della Regione, Laurent
Vierin (Uvp): "E' stato legittimo dire che quello di Perron è
stato un atto di responsabilità. E' giusto essere garantisti ma
anche dare segnali fuori dall'aula. Ora bisogna decidere le
regole, i criteri di giudizio per affrontare vicende di questo
genere".
L'Assemblea ha anche respinto un ordine del giorno
dell'opposizione che chiedeva al presidente della Regione di
assumere l'interim dell'assessorato al bilancio, finanze,
patrimonio e partecipate.
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