Il Consiglio comunale di Aosta ha
approvato a maggioranza (17 voti a favori e 9 contrari) il Piano
urbano della mobilità sostenibile (Pums).
"Il percorso - ha detto in aula Loris Sartore, assessore
all'Ambiente, alla pianificazione territoriale e alla mobilità -
era stato avviato dalla precedente amministrazione. L'obiettivo
è ottenere un ambiente più sano e più sicurezza stradale: un
minor numero di auto circolanti incide sulla quantità di
incidenti stradali. Collegato a tutto questo, ci sono un
miglioramento del traffico e una riduzione del congestionamento.
I trasporti incidono per più del 30% sulle emissioni di gas a
effetto serra. Se non si mettono in atto azioni concrete sulla
riduzione di gas a effetto subiremo gravi conseguenze,
climatiche e sociali".
Per Roberta Carla Balbis (La Reinassance), relatrice di
minoranza, "il Pums non sarebbe dovuto essere una priorità in
un'epoca di post pandemia. Alcune predisposizioni in questo
documento non si sviluppano in maniera organica con altri
strumenti di governo del territorio".
Bruno Giordano (Lega) ha detto: "Per me personalmente, ciò
che per voi è il Pums, per me è il piano urbano della mobilità
insostenibile. Io personalmente sono contrario alle zone 30
perché rallentano il traffico e aumentano l'inquinamento. Il mio
è un no convinto sui contenuti".
"L'approvazione del Pums colloca Aosta - ha detto l'assessore
Sartore - tra le 211 città che si stanno dotando dello stesso
piano, capoluoghi di Regione ma anche città di popolazione
inferiore. Ci collochiamo a buon titolo tra le città che hanno
raccolto le indicazioni del ministero affinché i centri urbani
si dotassero di questo strumento. Non si tratta solo di città
con più di 100 mila abitanti. E' il caso per esempio di Savona,
Crema e Pavia. Alcuni centri hanno meno abitanti di Aosta, come
Vimercate, Cervia, Misano Adriatico. L'interesse quindi c'è
stato anche da parte di quei centri urbani che non avevano
l'obbligo del Pums".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA