"Union Valdôtaine e Alliance
vogliono fare una Réunion o una Récomposition, ma per fare che
cosa? Il mistero è fitto su tanti aspetti, ma, rimanendo al tema
delle competenze statutarie, che cosa vogliono fare? Vogliono
che la Regione Autonoma abbia competenza legislativa in materia
di concessioni idroelettriche o no? Che tipo di Norma di
attuazione sulle concessioni vogliono? Vogliono dare indicazioni
precise alle tre persone nominate dalla Regione che siedono in
Paritetica? Si sono rese conto che da oltre cinque anni la
Commissione paritetica Stato-Regione non produce più nulla e che
non è più stata fatta nessuna nuova Norma di attuazione dello
Statuto? Non è forse il momento di svegliarsi da un lungo
sonno?". Così Rete civica dopo la discussione di ieri in
Consiglio Valle della mozione di Pcp, poi respinta, che mirava a
una rapida definizione dello schema di norma di attuazione sulle
concessioni per derivazioni d'acqua.
"Sono intervenuti nel dibattito, oltre a Pcp, consiglieri dei
gruppi Rassemblement Valdôtain, della Lega, di Pour l'Autonomie,
di Fp-Dp, di Forza Italia e del Gruppo misto. Non una parola -
scrive Rete civica in una nota - da parte di consiglieri di
Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine, cioè delle due forze
politiche che si presentano come i più fieri campioni
dell'autonomismo. I capigruppo e vicecapigruppo di Union
Valdôtaine e Alliance erano in aula, ma sono rimasti zitti,
muti. Nessun intervento in discussione generale, nessuna
dichiarazione di voto".
Secondo Rete civica "la competenza legislativa della Regione
Autonoma in materia di modalità e procedure per le concessioni
idroelettriche è una questione cruciale. È una competenza che,
del resto, hanno tutte le Regioni a Statuto ordinarie e anche
Regioni a Statuto speciale ricche di acque come il Trentino
Alto-Adige e il Friuli-Venezia-Giulia, ma agli autonomisti della
maggioranza regionale pare che la cosa non interessi affatto".
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