Si terrà mercoledì 27 marzo prossimo
davanti al gup Davide Paladino l'udienza preliminare per il caso
di presunta corruzione riguardante il rilascio dei titoli per la
realizzazione di 'The Stone', condominio alto 30 metri che era
previsto a Cervinia, nell'area dell'ex hotel Fosson. Gli
imputati sono Ezio Colliard, come amministratore unico della
Vico srl di Hone, suo figlio Tiziano Colliard e l'architetto
Valerio Cappelletti, in qualità di membro esperto della
commissione edilizia del comune di Valtournenche. L'accusa è di
corruzione
per l'esercizio della funzione.
Parte offesa è proprio il comune alle pendici del Cervino,
che potrà chiedere al giudice di costituirsi parte civile. Nel
settembre scorso, l'ente locale aveva comunicato alla Vico srl
il diniego di titoli edilizi per l'opera, anche sulla base di
due pareri legali che avevano fatto emergere delle
problematiche. Il progetto prevedeva di beneficiare della legge
casa, aumentando i volumi rispetto a quelli dell'hotel Fosson.
Secondo la procura di Aosta i Colliard avevano promesso a
Cappelletti 330 mila euro, somma anticipata dalla consegna di un
assegno circolare da 10.276 euro, con l'obiettivo di ottenere,
all'interno della commissione edilizia, il suo parere favorevole
e il suo sostegno alla realizzazione del complesso immobiliare.
Il 19 maggio 2023, poco dopo la consegna dell'assegno, Ezio
Colliard e Cappelletti erano stati arrestati dalla guardia di
finanza - secondo gli inquirenti in flagranza di reato - ed
erano poi tornati in libertà tre giorni dopo su ordine del gip.
Inoltre i Colliard, sempre secondo l'accusa, si erano
impegnati ad accelerare l'acquisto dei terreni di Cappelletti
nell'area camper di Cervinia con un "sovrapprezzo", a favore
dello stesso architetto, corrispondente ai 300 mila euro
promessi: secondo la difesa invece quella dazione è lecita e
riguarda un compenso professionale non riferito a The Stone.
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