È una grande Federica Brignone. In una giornata partita tra la neve e la bufera, è spuntato il sole sulla prova della valdostana nel gigante di Coppa del Mondo di Are, in Svezia. Terza e attardata di 1''16 da Sara Hector al termine della prima manche, in cui aveva commesso un errore nelle prime porte sul ripido, la campionessa di La Salle ha realizzato una seconda discesa perfetta.
All'attacco dall'inizio alla fine, Brignone ha fatto segnare il miglior tempo nella seconda run con partenza abbassata, salendo sul gradino alto del podio in 2'11''02, davanti a Hector (+0''33) e a Lara Gut-Behrami (+0''40).
Per l'azzurra si tratta della 26/a vittoria in carriera, che le permette di tenere aperta anche la rincorsa alla Coppa del Mondo di gigante, attardata di 95 punti da Gut-Behrami. Domani si replica sulle nevi svedesi con uno slalom speciale.
Brignone esulta, "sono orgogliosa di me stessa"
"Vincere qui era un obiettivo, sono orgogliosa di quanto sto facendo, siamo un gruppo fantastico".
Federica Brignone esulta dopo il successo nel gigante di Are.
"Nella prima manche non ero così contenta perché non avevo grande fiducia - racconta l'azzurra al traguardo -. Mi sono detta che avrei dovuto fare l'impossibile nella seconda, questa pista mi piace. Sono stata fortunata perché non mi sentivo bene nella prima parte che poi è stata tolta e questo mi ha favorito tanto perché quel tratto aveva neve aggressiva, ma avevo fiducia di rimontare e così è stato. Ho provato a fare il massimo, sono entrata in ritmo, ho spinto e mi è venuto tutto bene, non pensavo di farlo così bene. Sono scesa senza timore di uscire, ma soltanto a spingere porta dopo porta. Vincere qui era un obiettivo, sono orgogliosa di quanto sto facendo, siamo un gruppo fantastico, il clima in squadra è bello e anche con gli allenatori stiamo facendo un grande lavoro. Adesso mi lancio in slalom con il solo intento di divertirmi".
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