"Sono rimasto lì fino a 40 minuti
prima di ricevere la chiamata con cui ho saputo che c'era del
fumo in casa. Allo stato non abbiamo capito da dove sia partito
il rogo". Così l'avvocato aostano Federico Mavilla sull'incendio
divampato nel tardo pomeriggio di domenica all'esterno della sua
abitazione, nella zona del complesso residenziale Villa Chicco,
sulla collina di Aosta. Le fiamme hanno coinvolto la tettoia di
un barbecue e quanto c'era al di sotto, tra cui la "legna da
ardere che era accatastata, dei mobili, un frigo". "Per fortuna
non c'era nessuno e - sottolinea - nessuno si è fatto male".
"Il barbecue - precisa Mavilla - non era stato acceso, non
viene usato dall'aprile dell'anno scorso. Non era neanche
accessibile, per via della legna accatastata e dei mobili. Sto
ristrutturando casa e ieri pomeriggio abbiamo lavorato in
garage". Per via dei lavori, l'avvocato spiega che al momento
non vive nell'abitazione.
Neppure i vigili del fuoco, aggiunge, sono riusciti a
determinare con esattezza le cause del rogo perché, nonostante
il tempestivo intervento, "quando sono arrivati le fiamme era
già troppo alte, si vedevano già dall'Arco d'Augusto".
"Ringrazio i condomini di Villa Jaccod - conclude - per aver
dato l'allarme".
I vigili del fuoco intervenuti hanno anche richiesto
l'intervento del nucleo Nbcr di Aosta per l'impossibilità di
chiudere una bombola coinvolta nel rogo: è stata messa in
sicurezza grazie all'utilizzo di una apposita torcia in grado di
bruciare in sicurezza il gas contenuto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA