"È esploso il bubbone, la parte politica deve assumersi le proprie responsabilità e ascoltare i sindacati della scuola". A dirlo è il sindacalista dello Snals Alessandro Celi durante una conferenza stampa convocata insieme a Cils, Savt école e Flc Cgil.
"Alle 12,38 di oggi la sovrintendenza ci ha informato che per questi primi giorni di scuola i dirigenti potranno chiamare sulla base delle vecchie graduatorie i supplenti, perché quelle nuove non sono ancora pronte", spiega Alessia Démé, della Cisl.
Modalità di reclutamento "che non è legittimata da nessuna norma"; aggiunge Luigi Bolici del Savt. I ritardi sono stati causati, secondo i sindacati, da un "sistema informatico la cui fragilità è stata messa in luce da questa situazione che ha causato una quantità di reclami, messa in conto, ma non con queste proporzioni", prosegue Celi che precisa come "ci sarebbe voluto un confronto" e che "l'assessore all'Istruzione è lo stesso alle Partecipate, cioè anche In.Va, che il sistema informatico lo ha elaborato".
Il problema è "politico e a monte, dipende all'organizzazione degli uffici - aggiunge Simona D'Agostino, della Flc Cgil - perché la sovrintendenza deve gestire un patrimonio fondamentale per la cittadinanza e se non lo può gestire il problema è politico. Stanno minando i diritti dei disabili: le famiglie hanno diritto di conoscere prima delle lezioni l'insegnante di sostegno che si occuperà dei propri figli". Leorganizzazioni sindacali hanno inoltre sottolineato come i supplenti non avranno stipendio per alcuni giorni e che la disoccupazione, oltre a essere di importo minore rispetto al salario, non darà contributi.
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