Protestano in tutta Italia i
magistrati onorari, con iniziative previste dal 19 al 22 gennaio
per chiedere modifiche della riforma Orlando.
Ad Aosta tre giudici onorari di tribunale (got) e quattro vice
procuratori onorari della procura (vpo) esprimono "piena
solidarietà e vicinanza ai colleghi giudicanti e requirenti che
in queste giornate saranno impegnati nell'astensione" dalle
udienze, condividendo "in toto le iniziative assunte". Inoltre
manifestano "preoccupazione per le condizioni di salute delle
colleghe in sciopero della fame" in altre parti d'Italia,
"sollecitando le autorità competenti ad un tempestivo quanto
opportuno intervento".
In una nota trasmessa anche al presidente del tribunale e al
procuratore, affinché giunga al presidente della Corte d'appello
di Torino, al procuratore generale di Torino e al ministro della
Giustizia, i magistrati onorari "si riservano di porre in atto
ulteriori o analoghe azioni onde sostenere i colleghi nelle
iniziative per la tutela dei comuni diritti ed interessi".
Ricordano inoltre che la magistratura onoraria "da oltre un
ventennio è impegnata nello svolgimento delle attività in favore
della giustizia, attività che costituisce cardine essenziale per
il buon andamento della stessa" e "che nonostante ciò è rimasta
ad oggi, priva di alcuna tutela giuslavoristica, e
pervicacemente costretta allo svolgimento della funzione
giurisdizionale in condizioni disagiate nonché fortemente
aggravate anche dall'incombente emergenza sanitaria, per la
quale non soccorre alcuna forma di tutela assistenziale in
ipotesi di isolamento fiduciario e/o malattia".
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