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Regione, manca numero legale ConsVda

Regione, manca numero legale ConsVda

Stallo tra le forze politiche dopo sospensione consiglieri

AOSTA, 08 marzo 2017, 18:29

Redazione ANSA

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Consiglio Valle d 'Aosta, manca numero legale in aula - RIPRODUZIONE RISERVATA

Consiglio Valle d 'Aosta, manca numero legale in aula - RIPRODUZIONE RISERVATA
Consiglio Valle d 'Aosta, manca numero legale in aula - RIPRODUZIONE RISERVATA

I consiglieri di Union valdotaine, Pd e Epav non entrano in aula facendo mancare il numero legale per lo svolgimento della riunione straordinaria del Consiglio regionale. Il numero dei 18 consiglieri necessari non è raggiungibile infatti dopo la sospensione di Marco Vierin (Stella alpina) e Leonardo La Torre (Pnv). La riunione odierna doveva fissare una nuova seduta per l'approvazione della sostituzione dei quattro consiglieri - l'assessore Raimondo Donzel (Pd), oltre a Carmela Fontana (Pd), e agli stessi La Torre e Vierin - condannati in Appello e sospesi in base alla legge Severino, e per la discussione della mozione di sfiducia del presidente della Regione, Augusto Rollandin, presentata il 4 marzo da 16 consiglieri regionali. La riunione - come annunciato dal presidente dell'Assemblea Andrea Rosset - slitta a venerdì 10 marzo con inizio alle 14.30.

Uv, Pd e Epav, senza di noi non c'è maggioranza - "I fatti avvenuti tra il pomeriggio di ieri e la mattinata di oggi palesano che in seno al Consiglio regionale, senza i gruppi dell'Union Valdôtaine, del Partito Democratico-Sinistra VdA e della Edelweiss Popolare Autonomista Valdostano non esiste maggioranza. I firmatari della mozione di sfiducia costruttiva sono arrivati a depositare un documento di tale portata senza contare sui numeri per sostenerlo, fatto che si commenta da solo". E' quanto si legge in una nota diffusa dalle tre forze politiche della maggioranza uscente. "Come se non bastasse - proseguono - il tentativo di imbastire un governo alternativo vede quale determinante il sostegno del consigliere del Movimento 5 Stelle che, a guardare l'organigramma cui si appresta a dare sostegno, sembra pronto a fare piazza pulita, con il suo voto alla mozione, di tutti i principi di legalità e purezza sbandierati sino ad oggi (almeno, quando c'era da usarli contro i componenti della maggioranza retta dai nostri gruppi)". "Ci chiediamo quindi, oggi più che mai, quali garanzie possa offrire ai valdostani - aggiungono Uv, Pd e Epav - questa sedicente maggioranza alternativa e, soprattutto, quali prospettive di sopravvivenza possa presentare".

Promotori mozione, abbiamo i numeri - "Il sostegno alla mozione e al segnale di cambiamento da parte del consigliere entrante Andrea Padovani conferma che la mozione ha i numeri per essere approvata, garantendo la governabilità e la possibilità di affrontare i problemi più urgenti per i tutti i valdostani, dall'agricoltura, all'edilizia, dal Casinò al comparto industriale. Il Consiglio regionale di venerdì sarà l'occasione per chiudere questa fase difficile, per ripartire e per dare risposte concrete alle domande dei valdostani". Lo scrivono, in una nota, i movimenti politici Uvp, Alpe, Stella Alpina, Pnv e Mouv, ribadendo che "la mozione costruttiva rappresenta un passo verso il cambiamento" e augurandosi che "altri eletti in aula e altre sensibilità politiche possano aderire a questa proposta, per tornare a dare speranza ai cittadini valdostani e rispondere alle urgenze".

Marquis, comportamento irresponsabile - "C'è stato un comportamento irresponsabile da parte di alcune forze politiche. Nel 1966, in una situazione analoga, la soluzione era arrivata da Roma. Oggi auspichiamo una maggiore responsabilità da parte di tutti per evitarlo". Lo ha detto Pierluigi Marquis (Stella alpina), durante una conferenza stampa congiunta di Sa, Uvp, Alpe, Gruppo Misto e Pnv dopo il rinvio della riunione del Consiglio regionale per "mancanza del numero legale". "In Valle d'Aosta - ha aggiunto - c'è una grave crisi della democrazia. Questa è una prova da superare tutti assieme. Venerdì sarà discussa la mozione, altrimenti sarà un attentato all'Autonomia e alla democrazia". 

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