Errori legislativi e debolezza
politica nei rapporti con Roma: queste le cause - secondo i
gruppi di opposizione in Consiglio Valle Alpe, M5s e Misto -
alla base delle impugnative decise dal Governo nei confronti di
norme regionali riguardanti le assunzioni in Usl, la
trasformazione casearia e la macellazione in ambito domestico e
i tributi per il conferimento in discarica dei rifiuti solidi.
"Nel fare le norme la Giunta regionale mentiva sapendo di
mentire", ha spiegato il capogruppo di Alpe, Albert Chatrian,
durante una conferenza stampa congiunta. Ma è il nodo politico
su cui i gruppi di minoranza insistono: "L'impugnativa non è
obbligatoria: quando si impugna una legge dietro c'è una scelta
politica", ha detto Alberto Bertin (Alpe). "Se questo accade con
un Governo amico, chissà cosa accadrebbe se non fosse così: la
realtà è che non c'è alcun appoggio che ci fa vivere sereni e
tranquilli", ha aggiunto Roberto Cognetta (M5s), facendo
riferimento alla presenza del Pd in maggioranza.
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