"La Giunta regionale intervenga
mettendo a disposizione le risorse necessarie per finanziare
interventi delle imprese zootecniche per la messa in sicurezza
degli allevamenti, a partire da quelli allo stato brado.
Installazione di doppie recinzioni e di elettrificazioni
esterne. Tutto quanto possa assicurare il confinamento degli
animali dell'allevamento ed impedire l'accesso di altri suini
selvatici". Lo chiede, con una mozione urgente rivolta
all'Esecutivo di Palazzo Donini, il capogruppo regionale M5s,
Thomas De Luca.
"Il Governo nazionale, da quanto ho appreso direttamente
dall'interlocuzione avuta con il ministro Stefano Patuanelli -
spiega De Luca, secondo quanto riferisce un comunicato della
Regione - è pronto a fare la sua parte a cominciare dalle aree a
rischio. Una regione come l'Umbria ad alta vocazione suinicola,
deve intervenire tempestivamente anticipando l'emergenza. Allo
stesso modo è di urgenza assoluta intervenire anche sulla
semplificazione straordinaria delle procedure autorizzative,
valutando ogni azione di competenza regionale, sia sotto il
profilo normativo che sotto il profilo di dotazione organica,
superando i vincoli ambientali e paesaggistici che spesso
rendono complessa la realizzazione di recinzioni in grado di
separare i capi di bestiame dalla fauna selvatica negli
allevamenti estensivi allo stato brado".
"Di fronte all'impatto potenzialmente devastante sull'economia
umbra, partendo dalla zootecnia, dalla filiera suinicola e
dall'indotto interessato, alla tartuficoltura per arrivare fino
al turismo, troviamo del tutto fuori luogo e irresponsabile -
commenta De Luca - il teatrino messo in piedi dalla maggioranza
in merito alle misure di contenimento della specie cinghiale.
L'assessore Roberto Morroni - conclude il consigliere regionale
di opposizione - ha il dovere di mettere subito in campo tutte
le azioni possibili per prevenire l'emergenza e non dopo che la
nostra regione sarà messa in ginocchio, piangendo sul latte
versato. Stesso intervento ci aspettiamo dall'assessore Luca
Coletto di fronte alle gravi carenze di personale, a partire dai
medici veterinari, nell'area della prevenzione delle aziende
sanitarie".
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