Anche a Perugia si è svolta oggi,
5 giugno, la celebrazione del 210/o anniversario di fondazione
dell'Arma dei carabinieri alla presenza del sottosegretario di
Stato al ministero dell'Interno Emanuele Prisco, delle
principali autorità civili, religiose e militari regionali.
Nel corso della mattinata, all'interno della caserma
Garibaldi, sede del Comando Legione Carabinieri "Umbria", il
comandante, generale di brigata Gerardo Iorio, e il presidente
dell'Associazione nazionale carabinieri in congedo dell'Umbria,
generale di brigata Antonio Cornacchia, hanno deposto una corona
d'alloro al monumento ai caduti dell'Arma dei carabinieri.
Nel pomeriggio, presso i Giardini del Frontone, il
sottosegretario accompagnato dal comandante della Legione
carabinieri "Umbria", ha passato in rassegna il reparto di
formazione, composto da un plotone di militari in grande
uniforme speciale, un plotone di comandanti di stazione, un
plotone in rappresentanza dei reparti di specialità (Nas, Tpc,
Nil, Noe) e un plotone di carabinieri forestali.
Presenti oltre 50 sindaci insieme ai Gonfaloni dei rispettivi
Comuni unitamente ai Labari delle Associazioni combattentistiche
e d'arma.
La cerimonia è proseguita con la lettura del messaggio
augurale del presidente della Repubblica e dell'ordine del
giorno del comandante generale dell'Arma dei carabinieri.
Il generale di brigata Gerardo Iorio, nel suo intervento, ha
ringraziato "tutti i suoi carabinieri, interpreti quotidiani dei
valori istituzionali, le loro famiglie e sottolineato il ruolo
dell'Opera nazionale assistenza orfani militari dell'Arma che
sostiene i figli dei caduti nel loro percorso di formazione
scolastica e di crescita. Ha rivolto un commosso saluto ai
caduti in servizio ricordando i più recenti decorati di medaglia
d'oro al valor militare e al valor civile: Valerio Gildoni,
Andrea Angelucci, Donato Fezzuoglio, Renzo Rosati e quanti hanno
combattuto la Guerra di Liberazione come Fulvio Sbarretti, uno
dei martiri di Fiesole, di cui quest'anno ricorre l'80/o
anniversario, insieme a molti altri che, con il loro sacrificio,
hanno reso l'Arma Benemerita".
Il comandante ha, inoltre, sottolineato come "la fiducia dei
cittadini umbri è l'essenza della nostra attività. Un'essenza
morale che è il presupposto di quella reale poiché la capacità
di rassicurazione dei cittadini è e rimane uno dei compiti
primari, per garantire una percezione della sicurezza che si
misura non solo con le statistiche ma soprattutto con la
costante presenza fra la gente, con la disponibilità e
l'aderenza alle esigenze delle comunità all'interno delle quali
l'Arma opera".
"Celebrare questa ricorrenza - ha detto, fra l'altro, il
sottosegretario Prrisco nel suo intervento - significa onorare
una storia fatta di coraggio, dedizione e sacrificio. L'Arma dei
carabinieri rappresenta una delle istituzioni pià amate e
rispettate del Paese, un baluardo di legalità e sicurezza, un
punto di riferimento per la nostra comunità. In ogni città, in
ogni paese, i carabinieri sono il simbolo della presenza dello
Stato pronti a intervenire con professionalità e umanità. Ogni
giorno uomini e donne dell'Arma, circa 113 mila militari,
mettono al servizio della collettività la propria vita, la
propria esperienza, affrontando con coraggio le sfide e le
difficoltà del loro compito".
"La loro missione - ha sottolineato fra l'altro - non è
soltanto quella di mantenere l'ordine pubblico, ma anche di
essere vicini alla cittadinanza, di ascoltare le sue esigenze,
di proteggerla e di affiancarla. Questo legame di fiducia e
rispetto reciproco è il fondamento dell'operato dell'Arma".
"Oggi più che mai in un mondo che cambia rapidamente e che ci
pone di fronte a nuove minacce e sfide, il ruolo dei carabinieri
è essenziale e viene riconosciuto a livello internazionale", ha
osservato ancora Prisco.
"Desidero quindi - ha concluso - esprimere la mia profonda
gratitudine a tutti i membri dell'Arma per il proprio impegno,
per il loro straordinario servizio, nel pieno coordinamento con
le altre forze di poizia, con la magistratura, con le altre
istituzioni anche nella nostra città, anche nella nostra
regione, come in tutta Italia. A nome del governo rinnovo il
nostro sostegno, il nostro impegno a favore dell'Arma dei
carabineri, di tutte le forze armate, delle forze di polizia. Su
questo si sono fatte scelte precise soprattutto nella tutela di
chi veste una divisa, della dignità, delle persone e dei mezzi.
Ci stanno a cuore perché sappiamo che in strada rappresentate lo
Stato, l'Italia, la comunità nazionale. E questo deve avere un
riconoscimento da parte dello Stato, così come viene chiesta a
voi una maggiore responsbilità, indossando questa gloriosa
divisa".
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