"Dati allarmanti per la nostra
regione dal report del Censis 'Lo stato dell'Unione', che
traccia una geografia sociale dell'Europa al voto. L'allarme sta
nel fatto che l'Istituto di ricerca abbia inserito l'Umbria tra
i 233 territori esaminati ed emerge anche come in 75 di questi
ci sia stata una variazione negativa del reddito pro-capite":
così in una nota il segretario regionale Pd, Tommaso Bori.
"L'Umbria - prosegue Bori - risulta infatti la seconda
regione con la variazione negativa maggiore: -14,7 per cento di
reddito pro-capite. Non sono numeri ma sono cifre che
simboleggiano lo stato di salute di un'economia che il
centrodestra ha aggravato, soffiando sulle paure dei più deboli
e dei più fragili, in costante aumento. Per questo il nostro
impegno deve andare nella direzione di un'Europa più forte e più
vicina agli ultimi e ai deboli".
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