La Cgil dell'Umbria prende
posizione contro "l'inserimento nel Pnrr di un emendamento che
consente alle associazioni antiabortiste l'ingresso nei
consultori pubblici". "Il Governo Meloni, il primo della storia
italiana guidato da una donna, ha sempre detto a parole di
volere rispettare la legge 194, ma nei fatti fa il contrario,
lanciando un gravissimo attacco che viola l'autodeterminazione
delle donne" affermano la segretaria generale dell'Umbria, Maria
Rita Paggio e quella regionale con delega alle politiche di
genere, Stefania Caridinali.
"Di fatto - sotengono Paggio e Cardinali - si autorizzano
le Regioni a dedicare ai pro-life una parte dei soldi del Pnrr
destinati alla sanità, portando indietro di decenni la lancetta
sui diritti delle donne. La Cgil continuerà a contrastare queste
scelte politiche, con particolare attenzione qui in Umbria, dove
già numerosi sono stati i tentativi di limitazione della libertà
delle donne e della loro autodeterminazione".
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