"Il Movimento Cinque Stelle in
Umbria non andrà in alleanza con le destre": lo afferma in una
sua nota Thomas De Luca, coordinatore regionale del M5s Umbria,
che "dice no ad Italia Viva".
"Tre anni fa - prosegue - il 90% degli iscritti, approvando
il nuovo statuto, ha confermato convintamente una linea che ci
ha posto all'interno di un perimetro valoriale progressista,
ambientalista e innovatore della società. Identità che per
quelli come me era già limpida nei valori fondanti della Carta
di Firenze e del programma originario. Non ci sono spazi di
fraintendimenti o ambiguità e i 15 punti del 'Patto Avanti' sono
scolpiti a memoria di tutti.
Italia Viva è alleata della destra a Perugia, non solo alle
amministrative ma anche in Regione. La coordinatrice comunale
del partito, Emanuela Mori, ha ribadito il pieno sostegno alla
candidata di estrema destra, Margherita Scoccia, attuale
assessora di Fratelli d'Italia. Lo ha fatto smentendo le
dichiarazioni dello stesso segretario regionale. Il consigliere
regionale di Italia Viva, Andrea Fora (così indicato nel sito
nazionale e dichiarato dal leader Matteo Renzi), non solo ha
anche lui dichiarato il pieno sostegno a Fratelli d'Italia a
Perugia, ma ha votato favorevolmente al Piano dei rifiuti, alla
realizzazione del nuovo inceneritore e si è astenuto sul
bilancio regionale. Un'alleanza che può essere definita ormai
strutturale".
"Il Movimento Cinque Stelle - prosegue De Luca - non intende
in alcun modo accettare doppi o tripli forni. Non siamo donne e
uomini per tutte le stagioni e non possiamo pensare di andare in
alleanza a Foligno come se nulla accadesse a Perugia. Questa è
la differenza sostanziale tra il 'campo largo' e il 'campo
giusto'. Ragionamento che vale, non solo per Italia Viva, ma per
tutte le forze politiche che intendono improntare con noi un
confronto e un dialogo politico. È assolutamente necessario
inoltre chiarire che da parte nostra non è arrivato nessun veto
come accaduto ad esempio nel 2023 a Corciano. Laddove, come nei
comuni del Trasimeno dove la presenza del simbolo di Italia Viva
o di altre forze alleate con la destra è stata ritenuta
imprescindibile dai candidati sindaco, siamo stati noi ad uscire
prontamente dal tavolo di coalizione. Cosa che faremo in ogni
altro comune ed anche in regione se questo dovesse accadere".
"Ritengo imbarazzante, infine - conclude De Luca - insultare
il Movimento Cinque Stelle mentre contestualmente gli si chiede
un'alleanza. D'altronde cosa aspettarsi da una forza politica
che ha mandato a casa il governo più progressista degli ultimi
trent'anni, destabilizzando il paese in piena pandemia?
Consigliamo caldamente un po' di coerenza. Autonomia non è
sinonimo di trasformismo e i nostri sindaci hanno ben chiaro che
la visione del mondo dei cittadini che li hanno votati non è
compatibile con la politica nera della destra in Umbria".
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