"Governo sbadato e pasticcione
sulla questione terremoto e Superbonus. Dopo aver tagliato il
Bonus 110 per cento anche per le zone colpite dal sisma del
2016, per poi tornare indietro, certifica la dimenticanza per
gli altri terremoti, il cui processo di ricostruzione non è
ancora concluso. In primo luogo per quello di Perugia e
Umbertide dello scorso anno, ma anche per quello di Spina di
Marsciano di dicembre 2009": così la capogruppo del Partito
democratico in Consiglio regionale, Simona Meloni.
"È fuori discussione che il Superbonus - spiega Meloni -
sarebbe stato utile per una più celere conclusione delle
procedure di ricostruzione. Il taglio netto, con tanto di errori
grossolani, del provvedimento certifica la furia ideologica del
governo nazionale, che non studia e non valuta gli esiti sui
territori di quello che viene deciso nel chiuso delle loro
stanze. Solo qualche mese fa la sindaca di Marsciano parlava di
16 milioni di euro ancora necessari per recuperare i danni che
il terremoto ha inflitto al patrimonio, tra prime e seconde case
e attività produttive".
"Il terremoto di Spina - prosegue Meloni - si aggiunge
all'incertezza per la ricostruzione della Valnerina e del
cratere del 2016. La prosecuzione assicurata dopo le proteste è
valsa 46 milioni in Umbria per il 2024 e circa 110 nel prossimo
quadriennio. Una cifra largamente insufficiente rispetto alla
necessità. Senza dimenticare che un simile taglio, per le
imprese e gli addetti ai lavori, potrebbe provocare una perdita
di oltre duemila posti di lavoro".
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