/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Guardia finanza sequestra beni 860 mila euro a imprenditore

Guardia finanza sequestra beni 860 mila euro a imprenditore

Indagini su società operanti formalmente nel settore agricolo

PERUGIA, 14 settembre 2023, 11:17

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Denaro rinvenuto su conti correnti, due polizze assicurative, un fondo pensione, partecipazioni societarie e beni immobili per un valore di oltre 860 mila euro sono stati sottoposti a sequestro preventivo dalla guardia di finanza del gruppo di Perugia al rappresentante legale di due società di Panicale operanti (formalmente) nel settore agricolo, indagato per reati fallimentari e tributari nonché autoriciclaggio. E' stato così eseguito un provvedimento del gip nell'ambito di indagini coordinate dalla procura del capoluogo umbro.
    Il procedimento trae origine da accertamenti svolti, nel 2016, dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Perugia nei confronti dell'imprenditore il quale - all'epoca, factotum del proprietario della residenza di pregio del 17/o secolo "Villa Mongiovino" e divenuto, nel tempo, legale rappresentante di molte società riferibili a quest'ultimo, si spiega in un comunicato dalla Procura - era stato denunciato per essersi impossessato di una campana in bronzo e ferro risalente al '500 ed attribuita al maestro Crescimbene, risultata asportata dal tetto della villa e consegnata ad un antiquario in conto vendita, nonché per essersi appropriato indebitamente di tutti i beni mobili presenti all'interno della dimora storica. Fatti per i quali, nel 2022, il tribunale di Perugia ha emesso sentenza di condanna, mentre la campana recuperata è stata destinata alla Galleria nazionale dell'Umbria.
    Nel 2018 vennero quindi delegati alla guardia di finanza accertamenti in ordine alla provenienza del denaro con cui l'indagato avrebbe comprato un appartamento a Perugia, intestato formalmente alla figlia.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza