Nuove tecnologie per facilitare i
soccorsi in zone difficili: è l'obiettivo del progetto Interreg
Italia Austria "Start" (Smart Test for Alpine Rescue Technology)
che coinvolge sette partner in quattro province alpine: il
Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi Cnsas con i colleghi del
Soccorso Alpino Alto Adige Cnsas, il Soccorso alpino
dell'Alpenverein Südtirol, il Bergrettung Tirol, il Noi Teckpark
di Bolzano, l'Università di Klagenfurt ed Eurac Research.
A Cortina d'Ampezzo sono state testate sul campo nuove
tecnologie che potranno essere utilizzate per rendere più
efficaci i soccorsi tempo dipendenti.
In particolare, è stato provato il sistema lifeskeeker
installato per l'occasione sull'elicottero dell'Aiut Alpin
Dolomites. Con questa tecnologia è stato possibile localizzare
il cellulare di un'ipotetica persona scomparsa, pur in
condizioni meteo avverse e in una zona con bassa copertura. Sono
stati, poi, sperimentati vari tipi di droni, tra cui uno che
consente di trasportare un defibrillatore in un punto gps
preciso in modo molto rapido.
Infine, sono state testate una barella elettrica e una e-bike
utilizzabile su sentieri impervi utili per soccorsi in punti di
difficile accesso. È stato presentato anche un tablet già in
sperimentazione al Suem di Pieve di Cadore che consente una
rapida condivisione dei dati sull'intervento tra soccorso alpino
e sanitari. Il progetto è finanziato dal Fondo europeo di
sviluppo regionale e programma Interreg Italia Austria
2014-2020.
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