Il 2 ottobre il parco tecnologico
dell'Alto Adige aprirà i battenti e inizierà l'attività di
ricerca negli edifici centrali. Nel frattempo sono già partiti
anche i lavori al lotto D1, il primo modulo dedicato alle
aziende private che si insedieranno tra un anno e che con centri
di ricerca, istituti universitari e start-up innovative
lavoreranno nel Noi Techpark per incrementare ricerca e sviluppo
in Alto Adige. Oggi a Bolzano sud il presidente della Provincia
Arno Kompatscher ha fatto il punto della situazione con il mondo
economico. D1 è il primo modulo di ampliamento che il
committente Business Location Südtirol (Bls) costruirà per
l'imprenditoria privata su incarico della Giunta provinciale. 60
le aziende che troveranno sede nel Noi Techpark gestito da Idm
Alto Adige.
"Per la Giunta provinciale era importante poter offrire
quanto prima possibile una sede nel nuovo parco tecnologico alle
aziende interessate. Cosa sarebbe il NOI Techpark senza imprese?
Questo polo diventerà un luogo di confronto tra le aziende, la
scienza e la ricerca. Tutti assieme promuoveranno le attività di
ricerca e sviluppo in Alto Adige e costituiranno la base per far
restare competitiva la nostra economia", ha sottolineato
Kompatscher. 19 aziende sono state selezionate per il primo
modulo d'ampliamento del parco tecnologico, andando a occupare
quasi il 90% della superficie a disposizione nell'edificio D1.
Accanto a nomi già noti come Senfter e Maccaferri, che avranno
delle succursali al Noi Techpark, troverà posto un mix tra
aziende tecnologiche piccole e grandi e imprese altoatesine e da
fuori provincia. "Le domande delle imprese interessate sono
state valutate da una commissione, che ha deciso sulla base di
criteri emanati dalla Giunta provinciale", ha spiegato Ulrich
Stofner, direttore del Dipartimento economia e della Bls,
responsabile per la costruzione del parco tecnologico e
l'ammissione delle aziende. Tra i criteri richiesti alle
imprese, ad esempio, progetti di ricerca e un'attività in grado
di rafforzare la location economica Alto Adige. Le 19 aziende
potranno trasferirsi nel nuovo modulo nell'ottobre 2018, quando
le imprese locali costruttrici (Volcan di Ora, Elektro Ebner e
Elektro Haller dall'Oltradige e la brunicense Schmidhammer)
avranno completato i lavori.
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