A causa della scarsa osservanza del
divieto di balneazione nell'area di Punta Lido a Riva del Garda,
soprattutto dopo l'annegamento di Sing Tarandeep, 27 anni, morto
due giorni fa, il Comune di Riva del Garda, in Trentino, ha
posizionato delle barriere fisiche. Una scelta forte - la
definisce l'amministrazione - che si giustifica con la
pericolosità, purtroppo confermata dai fatti, della balneazione
in quel tratto della spiaggia, e che si aggiunge alla recente
implementazione di una nuova cartellonistica di maggiore impatto
visivo. Nella stessa zona, a luglio, sono morti Hanna Shabratska
ed il figlio Alex Oleksiy.
"Sappiamo che la competenza sarebbe dei Bacini montani
-spiega l'assessore Luca Grazioli- e ci rendiamo anche conto che
si tratta di una soluzione forte, ma abbiamo verificato come il
divieto di balneazione sia sistematicamente ignorato, e come
amministrazione non possiamo tollerare una situazione di tale
rischio. Abbiamo deciso di intervenire in modo efficace, e
questa è risultata l'unica soluzione fattibile, condivisa da
'Spiagge sicure'. In via provvisoria abbiamo installato delle
reti da cantiere, valuteremo poi, oltre alla loro efficacia, se
sostituirle o se mantenerle solo nel periodo estivo. Abbiamo
installato anche altri cartelli, uno anche sulla spiaggetta,
perché, davvero, fare il bagno in quella zona è troppo
pericoloso e, semplicemente, non lo si deve fare", conclude
l'assessore.
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