Il Trentino Alto Adige compare nel
rapporto dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la
ricerca ambientale) sull'elenco delle 34 materie prime critiche
dell'Unione europea per la presenza in passato di miniere di
fluorite, rame e barite. Le informazioni dell'Ispra sulle
risorse minerarie nazionali - informa una nota - sono contenute
nel database Gemma (Geologico, minerario, museale e ambientale),
presentato a Roma. La banca dati, aggiornata nell'ambito del
progetto Pnrr, rappresenta il punto di partenza per
l'elaborazione del programma minerario nazionale previsto dal
Regolamento europeo 1252 del 2024 (Critical Raw Materials Act).
Per quanto riguarda il Trentino, sul portale dei Siti
minerari italiani dell'Ispra si trova traccia di una decina di
siti minerari di fluorite e barite, in particolare in valle dei
Mocheni, in Valsugana e sulle colline di Trento. In Alto Adige,
in valle Aurina, era invece presente una delle principali
miniere di rame italiane.
Secondo quanto riporta l'Ispra, "i dati sulle miniere attive
in passato e quelli sulle ricerche pregresse e recenti,
documentano la potenziale presenza di varie materie prime
critiche e strategiche", ritenute "indispensabili per il modello
di sviluppo decarbonizzato, la green tech, la transizione
digitale e la indipendenza da Paesi terzi".
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