È stato presentato pubblicamente il
Piano di politica culturale per i prossimi dieci anni del Comune
di Trento, un documento che definisce le linee guida
fondamentali e gli obiettivi pratici da conseguire nel settore.
Il piano - si apprende - è stato voluto per ridefinire il ruolo
dell'ente locale, che assume non soltanto una funzione di
intervento economico sussidiario, ma anche la regia e
l'indirizzo delle politiche di accompagnamento, progettazione e
promozione di pratiche di confronto e rete.
Nello specifico, il documento prevede 4 macro temi, intorno a
cui ruota il futuro della città: la capacità trasformativa e
rigenerativa della cultura come cura umana e sociale (definito
"Vivere più culturalmente"), la sfida climatica ed energetica
per la città ("Più natura nella cultura"), nuove avventure di
immaginazione civica attraverso l'esperienza culturale ("Trento
contemporanea") e le comunità plurali ("Comunità più aperte,
vive, sicure").
Per quanto riguarda obiettivi e strumenti, il piano, frutto
di un lungo percorso partecipato, prevede di insistere su una
spinta all'ibridazione e alla sperimentazione, lo stimolare
nuove forme di fruizione e condivisione degli spazi e
l'incentivazione della creatività civica. Si parla anche di
revisione del regolamento di assegnazione dei contributi,
valorizzare l'apporto spontaneo del volontariato e delle imprese
culturali e la creazione di uno sportello abilitante dedicato
alla cultura.
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